PANE D’UVA


Oggi voglio raccontarvi di un cibo he ho sfornato: il pane d`uva. Un sapore delicato, che parla di una tradizione antica. Dei tempi della vendemmia, quella di cui ci hanno parlato i nostri nonni, di quando tante persone, con allegria e tanta buona volontà si riunivano lungo i filari delle viti e cantando a gran voce le canzoni popolari, raccoglievano l`uva a mano e la portavano a casa in pesanti ceste, che profumano d`autunno e di sole, di fatica e di sudore.. Una parte dei frutti veniva usata per fare il vino, un`altra parte era servita a tavola dalle massaie con le guance rosse e il capo avvolto in un foulard di cotone colorato. Erano donne laboriose, che svettavano come saette tra le sedie impagliate di legno grezzo ed il lungo tavolo della cucina, poi passavano davanti allo spolert friulano (il focolare) e rimestavano con il cucchiaio di legno o con il cop (il mestolo friulano) la minestra che bolliva nel pentolone per tutta la famiglia. E durante la vendemmia, preparavano il pane d`uva, una pagnotta con al suo interno gli acini d`uva americana, profumatissima, che con pazienza avevano precedentemente sgranato uno alla volta dal grappolo, poi privati dei semini, uno alla volta. Manine sante delle nostre amate nonne! Oggi, con tanta nostalgia nel cuore, ho pensato alla mia cara nonna Antonia, maestra indiscussa di tante mie ricette e ho voluto preparare per voi questo pane, e per rendere meglio l`idea, vi regalo queste foto del mio lavoro. Spero vi arrivino al cuore ❤️

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