
19 marzo… Ogni anno questa data si ripete. Torna all”inizio della primavera, quasi a ricordarti che il tuo papà, questa persona così importante, insieme alla mamma, ti ha donato la vita. Così come fa la primavera, la stagione dei nuovi inizi, la stagione della nascita, la stagione degli amori, la stagione dei fiori, la stagione della Pasqua, che in fondo è il trionfo della vita. Questa data ritorna e rende felici le persone che hanno la fortuna di poter abbracciare il loro papà e di festeggiare insieme a lui e alla famiglia questa bella ricorrenza. E poi torna anche per chi ha perso il proprio padre e non può più fare festa come vorrebbe. Per chi, come me, pensa e ricorda, e non solo in queste occasioni, ma lo fa ogni giorno. A chi, come me, prende in mano una foto, sorride e piange al contempo, e ripercorre con la mente e con il cuore ogni istante. Ogni attimo vissuto insieme è impresso ed incancellabile nella vecchia Reflex dei miei pensieri. Affiorano così, dolci e struggenti i ricordi e la mente li ricorda e li rivive con nostalgia. Gli attimi dell’infanzia, quando papà mi prendeva in braccio e mi faceva sedere sulle sue ginocchia forti, accarezzandomi i capelli. E gli attimi della sua vecchiaia, quando mi sedevo ancora sulle sue ginocchia tremolanti e ci abbracciavamo forte, entrambi consapevoli della fugacita’ del tempo. Consci che il tempo stava fuggendo veloce, ci stringevamo più forte e cantavamo le canzoni che a lui piacevano tanto, con la speranza di ingannare quel tempo e di fermare quegli attimi per sempre. Ed è così che ti voglio ricordare, mio caro papà.. Mentre canto insieme a te..

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