
Buongiorno a tutti. Il 1 maggio torna ogni anno.. Come una festa, come una celebrazione, con il grande concerto musicale a Roma, con le manifestazioni ed i cortei sindacali.. Quest’anno in particolare, le sigle sindacali federali hanno deciso di manifestare nella nostra regione, a Monfalcone. Strano, da quando abbiamo un esponente di destra come Presidente di Regione (e un governo di destra), qualcuno si è degnato di dare un po’ di risalto anche al Friuli Venezia Giulia. Io, e ci tengo a precisarlo, non parteggio per nessun partito perché non mi ispira nessuno. Lì a Roma, come ovunque, fanno i politici solo per i propri interessi e non per quelli della gente, purtroppo. Ma torniamo al primo maggio. La festa dei lavoratori.. Mah! Si continua a parlare e basta.. Fiumi di parole sui salari minimi, sulla sicurezza nei posti di lavoro, sulle pensioni. Ma di lavoro purtroppo si continua a morire.. Durante gli stages qualcuno muore.. Gli stipendi in Italia sono talmente bassi che la gente, per vivere, spesso deve attingere ai suoi piccoli risparmi, accantonati con molti sacrifici e molte rinunce, spesso anche per potersi curare, perché ormai la sanità pubblica è allo sfacelo a causa di continui tagli dei vari governi che si sono succeduti. In primis la gestione regionale della Serracchiani che anni fa ha iniziato a togliere sempre più risorse e a tagliare la nostra sanità friulana che era un fiore all’occhiello e un esempio per l’Italia. Per finire con il disastroso governo Meloni che ha portato la sanità italiana all’agonia. Che ricalca in pieno il modello americano, dove i ricchi si curano e i poveri non possono farlo. E rinunciano. E rinunciando rischiano. Torniamo al tema 1 maggio ed infine parliamo del discorso pensioni. In pensione, se Dio vuole, ci vai a 67 anni (ammesso che ci arrivi e chissà in quali condizioni ). Il caro Salvini, dopo grandi proclami, insieme ai suoi alleati di governo, è riuscito a peggiorare la legge Fornero. A me viene solo tanta tristezza.

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