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Buongiorno amici cari, oggi vi saluto e vi racconto di una situazione spiacevole che si sta verificando vicino a casa mia. È in corso un intervento di ristrutturazione ed ampliamento di uno stabile. Premetto di abitare in una cittadina molto bella che da qualche anno ha ottenuto il riconoscimento di Città Patrimonio dell’ Unesco, in quanto ricca di tradizioni e di un insieme architettonico e paesaggistico che illustra importanti fasi della storia, in particolare dell’epoca romana e longobarda ed il cui museo custodisce importanti reperti. Nelle vicinanze di casa mia, la Ditta che ha acquistato l’ immobile di cui all’oggetto e che si sta occupando direttamente della sua ristrutturazione e del suo ampliamento non si sta comportando in maniera corretta rispetto a noi frontisti proprietari di immobili adiacenti e comproprietari della strada privata che ci consente l’accesso alle nostre abitazioni. Dapprima, come si evince dal progetto edilizio che la stessa ha presentato al Comune/Settore tecnico, la Ditta voleva allacciarsi alla fognatura privata  che noi frontisti abbiamo fatto installare a nostre spese per poterci collegare alla condotta fognaria comunale. Poi, grazie alle nostre rimostranze e alle PEC inviate agli Uffici competenti, gli imprenditori hanno desistito e hanno realizzato una fognatura a loro spese per servire il loro immobile. Evviva!!! Ma il progetto edilizio presentato evidenziava anche l’apertura di molteplici passi carrai in corrispondenza della realizzazione di più autorimesse, laddove esisteva un muro di recinzione che è stato abbattuto. Per realizzare questi accessi che si affacciano su strada privata, l’impresa avrebbe dovuto chiedere  ed ottenere il permesso a noi frontisti, in quanto si è venuto a creare un multiplo aggravio di servitù di passaggio sulla via. Cosa che non è avvenuta. E nonostante le nostre rimostranze agli Uffici competenti, ci è stato risposto che il permesso di costruire è stato rilasciato con la formulina “fatti salvi i diritti di terzi”. In questo modo si salvano da qualsivoglia problematica. Inoltre , l’architettura ultra moderna dell’immobile in questione, stride con il contesto e con le abitazioni del circondario, di gusto classico e situate nella prima periferia di una cittadina bellissima e storica. Ultima questione: la strada in cui sorgono le nostre abitazioni è privata, ma è sterrata e non asfaltata e a noi va bene così proprio perché ogni intervento di manutenzione che si rendesse necessario a nostro carico risulta facile ed economico da eseguire. Un asfalto, al contrario, richiederebbe l’intervento di una Ditta e costi molto più elevati da sostenere a carico nostro. Tempo fa ho interloquito con uno dei titolari dell’Impresa, il quale, con tono alquanto discutibile, mi ha riferito che lui paga cifre stratosferiche il suo avvocato e che se decide di asfaltare la strada lo fa e basta. Nei giorni scorsi abbiamo fatto intervenire gli agenti della Polizia locale e anche le forze dell’ordine segnalando I fatti. I signori imprenditori stanno gettando terra sulla strada e la rullano e la pressano pur non avendo ricevuto alcuna autorizzazione, se non, a loro dire, da parte di una sola signora ivi residente. La questione, purtroppo sarebbe sanabile solo ricorrendo ad un legale, probabilmente avviando una causa ed accollandosi spese importanti per sostenerla. Non mi sembra giusto, in un Paese civile, che la prepotenza di certe persone possa prevaricare i diritti di altre persone che per tutelare i propri diritti dovrebbero ricorrere ai legali sborsando un mucchio di quattrini. Un abbraccio forte a tutti e buona giornata.