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Innanzitutto di credere ai propri sogni e alle proprie ambizioni ed inclinazioni personali. Avevo, grazie a Dio, dei talenti (e lo dico con estrema umiltà) e non ho avuto la forza e il coraggio di perseguirli. Mi sono lasciata indirizzare in un percorso di studio che non era il mio, pur riuscendo bene in tutte le discipline e riuscendo a ” portarmi a casa” sempre una buona media di voti. Non biasimo i miei genitori per avermi quasi costretta a seguire una strada che non era quella che sentivo. Lo hanno fatto a fin di bene, per proteggermi, forse perché non avevano capito quanto fosse importante per me seguire la mia indole, il mio istinto, la mia creatività.. Il mio percorso di studi non mi ha consentito di diventare la professionista che volevo essere, una professione sognata (e che ancora accarezzo con nostalgia nei cassetti del mio cuore), oggi svolgo un altro lavoro che, seppur dignitoso, non mi ha mai gratificato. Ma vado avanti.. A un adolescente di oggi direi  di inseguire i suoi sogni, anche a costo di lottare e di fare tanti sacrifici. E a tal proposito, suggerisco di ascoltare la bellissima canzone di Vecchioni :Sogna, ragazzo sogna.