
(Immagine dal web).
Buongiorno a tutti amici cari, oggi voglio scrivere il mio articolo su Papa Francesco, da giorni ricoverato al Policlinico “Gemelli”di Roma per una polmonite bilaterale ed altre problematiche di salute, come riferito dai bollettini medici che ci aggiornano quotidianamente rispetto alle condizioni di salute del Pontefice. Da diverso tempo, mentre lo guardavo in televisione, avevo notato che era molto affaticato nella respirazione. Sinceramente mi sembrava anche piuttosto “gonfio” in viso e visibilmente sofferente. In seguito è arrivata, tramite i media, la notizia del suo ricovero. Tra i rumors ed il mondo cristiano che si preoccupa giustamente per il Papa, ho letto anche molte cattiverie, specialmente sui social, dirette alla sua persona. Mi dispiace tantissimo per questo. Può piacere o meno, ma è comunque una persona molto anziana ed ammalata, nei confronti della quale tutti dovremmo nutrire rispetto e comprensione, al di là di qualsiasi altra motivazione. Se sei credente credi, se non lo sei rispetta ugualmente il prossimo. A me tutte le persone ammalate suscitano una profonda tenerezza e mi piacerebbe molto poter fare qualcosa per loro. Conosco la sofferenza in ogni sua sfaccettatura e per questo motivo di fronte ad essa mi inchino. L’unica cosa che vorrei sottolineare è che tutti gli ammalati, specialmente le persone anziane, dovrebbero ricevere le stesse attenzioni, le stesse cure e la stessa solerzia che riceve il Papa. Diagnosi tempestive, cure mirate, affetto, attenzione ed il giusto spazio in ospedale per poter guarire in fretta o quantomeno tentarle tutte per guarire le persone. Anche per considerevole esperienza personale posso affermare che purtroppo non sempre è così. Gli anziani spesso non sono seguiti come dovrebbe essere. Da un sistema che da protocollo prevede determinate regole, da una certa ipocrisia. Il Papa viene curato nel migliore dei modi e dai professionisti più illustri in campo sanitario proprio per il ruolo che ricopre. Ne sono felice e spero si possa riprendere al più presto e possa tornare al lavoro. Glielo auguro di cuore e prego per lui. Ma vorrei tanto che tutti gli ammalati ricevessero la stessa attenzione. Questo non significa che tutti possano essere guariti. Ma sono per la vita e credo che si debba fare tutto il possibile per cercare di guarire le persone. Non ci sono soldi sufficienti nelle casse dello Stato per supportare in modo adeguato la sanità italiana e i cittadini italiani? Smettiamo di inviare armi a Zelensky. Basta. Così i soldi si trovano. Sopprimiamo i vitalizi e i lauti aumenti di stipendio dei Parlamentari recentemente approvati! E poi, per tornare all’argomento salute: Scienza e coscienza, il giuramento di Ippocrate che tutti i medici hanno fatto per poter esercitare la loro professione. Un valore troppo spesso dimenticato a discapito dei malati e a favore dei budget delle aziende sanitarie. Non dovrebbero chiamarsi aziende, già questo nome mi fa rabbrividire. L’azienda è quella costituita da un privato per crearsi un’attività di lucro. L’azienda sanitaria deve chiamarsi ospedale e come tale deve operare. Tentando con tutti i suoi mezzi sanitari di salvare vite, le vite di chiunque, da zero a cent’anni. La vita è sacra e va difesa, sempre e comunque. Vi abbraccio tutti e forte. Buona giornata 🙏💕

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