
(Immagine dal web).
Buongiorno amici cari, oggi voglio parlare con voi delle dimissioni di Papa Francesco dal Policlinico Gemelli di Roma. Rivederlo affacciato dal balcone è stato emozionante e di sicuro è motivo di orgoglio e di soddisfazione per i medici che lo hanno curato amorevolmente durante il suo ultimo lungo ricovero. Questa, a mio avviso, è la dimostrazione che quando i pazienti, seppure molto anziani, e con un a marea di patologie croniche gravi di base, sono curati con attenzione e mettendo a disposizione del malato tutte le opzioni terapeutiche del caso, le possibilità di guarigione ci sono, eccome se ci sono. Ma in questo caso stiamo parlando del Pontefice e non di un cittadino anziano qualunque. E ripeto, a costo di essere noiosa, che siamo tutti molto felici che il nostro caro Papa sia stato curato bene, ma purtroppo non tutti gli anziani sono così attenzionati. Spesso i vecchi ricoverati che presentano una situazione grave e diverse comorbilita’ contestuali hanno un destino ben diverso. Segnato da un sistema sanitario alla deriva, senza più risorse, supportato a volte da medici demotivati, altre da figure compiacenti, vassalle di un sistema politico che chiude i rubinetti alle risorse ed impone ai dirigenti manager delle aziende sanitarie (che orrore questo nome!) di erogare servizi minimi e di risparmiare sulle spalle degli sfortunati ammalati. Siamo in un Paese ipocrita, ho sentito molte storie di pazienti anziani dededuti perché non curati a dovere o per altre cause, “accompagnati alla dolce morte”… È meglio che mi fermo qui, ho un bagaglio di esperienze personali che potrei scrivere un libro 😱. Un abbraccio e buona giornata a tutti voi ♥️

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